Ciao a tutti e ben ritrovati!
Oggi ho deciso di parlarvi di alimenti fermentati.
E’ un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che da tempo desideravo approfondire.
L’occasione è venuta dopo aver partecipato ad una lezione tenuta dal bravissimo Carlo Nesler: ha dissipato dubbi e ha instillato ancora più curiosità e voglia di sperimentare!
Se vi chiedessero: “quali sono gli alimenti fermentati che ti vengono in mente”?
Probabilmente chi come me è abituato ad andare in Alto Adige, vi risponderà i crauti! (cavoli fermentati per l’appunto).
E poi, il vuoto. (almeno per me è stato così).
Forse vi sorprenderà sapere che tanti alimenti che consumiamo con frequenza sono il prodotto di una fermentazione.
Pensate a vino, birra, aceto, pane, formaggi, yogurt e per chi rivolge i propri gusti all’Oriente il miso, il the kombucha… solo per citarvene alcuni che sicuramente vi fanno compagnia a tavola: ebbene sì, sono tutti alimenti fermentati.
Ma cosa si intende per cibo fermentato?
Si intende un cibo che ha subito una trasformazione microbica che sia migliorativa ed intenzionale.
Che significa?
Beh, innanzitutto che si deve partire da un alimento (lo so a cosa state pensando ma…no, non è scontato!);
e che lo stesso viene trasformato dai microbi: e anche qui è semplice, i microbi sono ovunque intorno a noi;
e che la trasformazione deve essere migliorativa: deve cioè rendere l’alimento iniziale più buono, più sano, più utile;
e che la trasformazione deve inoltre essere intenzionale: deve cioè essere controllato il processo, è necessario sapere ad ogni passaggio cosa succede, dobbiamo sapere cosa stiamo facendo.
In passato, quando non esistevano i frigoriferi, spesso gli alimenti si facevano fermentare per conservarli più a lungo; questo significa privarli dell’ossigeno e metterli o sotto sale (fermentazione lattica) o sotto aceto (fermentazione acetica).
La fermentazione lattica (quella sotto sale per intenderci) è particolarmente interessante da un punto di vista salutistico: senza aria e con l’azione del sale, i carboidrati presenti negli alimenti (sì, anche le verdure hanno carboidrati!) si trasformano naturalmente in acido lattico, in grado di uccidere i batteri patogeni e di produrre i fermenti lattici, detti anche batteri buoni o (e qui gli slogan degli yogurt ci verranno in soccorso!) i probiotici: preziosissimi aiutanti del nostro intestino a combattere i batteri negativi e di conseguenza le infiammazioni.
Perché è quindi importante inserire dei cibi fermentati nella nostra alimentazione?
Beh oltre al gusto (che può piacere più o meno ma vi garantisco che se ben bilanciati all’interno di un piatto fanno la differenza in termine di sapore!), sono un grandissimo aiuto per la salute del nostro sistema digestivo e intestinale (aiutano a facilitare una sorta di predigestione degli alimenti caricando così meno stomaco e intestino) e rinforzano il nostro sistema immunitario grazie al fatto che lasciano intatte vitamine e minerali presenti negli alimenti.
E volete sapere la parte più divertente?
E’ che si possono preparare con facilità anche in casa, seguendo alcune accortezze ovviamente. (se non vi sentite sicuri acquistateli da chi lo fa di mestiere: il bello è che qui le proprietà non vengono intaccate visto che gli alimenti vengono lasciati intonsi).
Potete fermentare frutta e verdura, dopo averla lavata e tagliata, e averla messa in un vaso pulito, riempendolo nella giusta misura, con una salamoia di acqua, sale grosso integrale (calcolate 1,5% di sale sul peso della frutta o verdura).
Come per tutto, non esageriamo: benissimo mangiarne, anche tutti i giorni, ma sempre in quantità misurata ed evitiamo di salare le preparazioni contenenti cibi fermentati, ricordatevi che abbiamo messo il sale per avviare la fermentazione stessa!
Importante: per usufruire a pieno della magia dei fermentati, vanno mangiati a crudo, quindi non cuoceteli!
Beh, appena saranno pronti vi mostrerò le ricette che farò con le fermentazioni fatte da me. (andate su Instagram o Facebook e vedrete i vasi coloratissimi!).
Intanto fatemi sapere se avete già provato anche voi (sia a prepararli ma soprattutto a mangiarli).
Abbraccio voi e ogni batterio buono che aiuta la vostra salute!